Il 2025 è stato un anno complesso e allo stesso tempo ricco di evoluzioni per il settore delle energie rinnovabili in Italia. Nonostante la frammentazione normativa, i rallentamenti nell’erogazione dei fondi pubblici e una generale incertezza sugli strumenti incentivanti, il comparto ha continuato a crescere, sostenuto soprattutto dal bisogno delle imprese di ridurre i costi energetici, aumentare la propria resilienza e accelerare i percorsi di decarbonizzazione. In questo scenario, SKY-NRG ha confermato la propria solidità e la capacità di adattarsi ai nuovi paradigmi del mercato, distinguendosi per visione strategica e per un modello operativo che unisce competenze tecniche, affidabilità e capacità di lettura dei nuovi trend. Per analizzare i risultati del 2025 e le prospettive del 2026 abbiamo intervistato Gianluca Paroni, CEO dell’azienda.
Com’è stato il 2025 di SKY-NRG? Siete riusciti a raggiungere gli obiettivi che vi eravate prefissati?
«Il 2025 è stato un anno impegnativo ma estremamente positivo. Gli obiettivi di fatturato e di EBITDA che ci eravamo prefissati sono stati raggiunti: abbiamo registrato un incremento del fatturato del 18% rispetto all’anno precedente. Un risultato non scontato, soprattutto considerando il forte impatto derivante dalla mancata erogazione dei contributi PNRR destinati all’agrisolare. Si è trattato di un imprevisto significativo, che avrebbe potuto rallentare il nostro percorso di crescita, ma che siamo riusciti a compensare lavorando con determinazione su altri fronti.
Il Governo, negli ultimi mesi, ha riconosciuto che – al di là delle specifiche misure – il sistema incentivante per le rinnovabili nel suo complesso funziona. Per questo motivo verranno attribuiti nuovi fondi entro la fine del 2025, mentre la normativa 5.0, complessa, tardiva e poco efficace soprattutto per gli impianti a terra, non sarà più in vigore nel 2026 nella forma attuale.
Questo scenario apre prospettive molto favorevoli per il prossimo anno: i contributi verranno assegnati nel 2025, ma la loro erogazione concreta avverrà nel 2026. Ci aspettiamo quindi un avvio d’anno particolarmente promettente, con condizioni che consentiranno a SKY-NRG di proseguire il proprio percorso di crescita su basi ancora più solide.»
Quali ritiene siano stati i fattori di successo che vi hanno permesso di distinguervi dalla concorrenza?
«Alla base del nostro successo c’è stata soprattutto la tenacia nel voler perseguire nuove strategie di business proprio nel momento in cui quelle esistenti stavano dando ottimi risultati. In altri termini, abbiamo scelto di non adagiarci su un modello che funzionava, ma di metterlo in discussione per anticipare i cambiamenti del mercato.
Fino a poco tempo fa operavamo prevalentemente nel segmento C&I, costituito in larga parte da PMI: un mercato sano, consolidato, che ci offriva soddisfazione e continuità. Tuttavia, il nuovo Piano 5.0 ha creato molte aspettative in quel segmento senza però tradursi velocemente in opportunità concrete. Di fronte ai primi accenni di questi segnali abbiamo avuto il coraggio di modificare un paradigma che ci stava dando risultati eccellenti.
Oggi circa l’85% della nostra attività riguarda impianti a terra. Non solo siamo arrivati a presidiare questo segmento: ci siamo arrivati prima di molti altri operatori, proprio perché abbiamo saputo leggere con lucidità le dinamiche del mercato e prendere decisioni strategiche in un momento in cui avremmo potuto limitarci a continuare su una strada sicura. Questa visione ci ha permesso non solo di distinguerci, ma di generare risultati che hanno ampiamente compensato le incertezze e gli imprevisti affrontati nel 2025.»
Ci sono stati prodotti, sistemi o servizi che più di altri hanno riscosso consensi in questo anno? Potrebbe descriverli brevemente?
«Il 2025 non è stato un anno caratterizzato dall’introduzione di nuove soluzioni di prodotto, quanto piuttosto da un’evoluzione importante nei servizi. In particolare, abbiamo rafforzato il nostro ruolo di partner strategico per gli investitori istituzionali – fondi che sviluppano parchi fotovoltaici con obiettivi di rendimento economico e non per autoconsumo diretto.
La nostra capacità di accompagnare questi soggetti nella scelta delle configurazioni più redditizie, che nel 2025 sono state soprattutto gli impianti a terra di diversa scala, ha rappresentato un elemento decisivo. È stata la qualità del servizio, dell’analisi tecnico-economica e dell’orientamento progettuale a generare maggiore valore: un elemento che ha avuto un impatto rilevante sulla nostra crescita nell’anno.»
Prevedete di presentare nuove soluzioni nel 2026?
«Sì, il 2026 sarà un anno in cui intensificheremo il nostro impegno nella ricerca e sviluppo, soprattutto nell’ambito dei sistemi di accumulo. Mi riferisco in particolare ai BESS – Battery Energy Storage Systems – una tecnologia che consideriamo strategica per il futuro.
Oggi forniamo soluzioni BESS principalmente al segmento C&I, ma il nostro obiettivo è estendere la nostra offerta anche alle utility, le grandi società dell’energia che immettono o distribuiscono energia nella rete su vasta scala. Per farlo, stiamo investendo nello sviluppo di nuove tecniche di installazione e nell’ottimizzazione dei processi progettuali, in modo da rendere l’integrazione dei sistemi di accumulo efficiente, scalabile e coerente con le necessità di operatori molto strutturati.»
Quali sono i settori dove prevedete che ci saranno le maggiori opportunità di sviluppo nel 2026?
«Anche nel 2026 riteniamo che il mercato degli impianti a terra sarà il principale motore di crescita. Un ruolo importante lo avrà la conclusione della procedura competitiva prevista dal Decreto FER X, che aprirà nuove opportunità per impianti di grande scala. Si tratta di un meccanismo incentivante che sostiene la produzione da fonti rinnovabili. Le opportunità che si apriranno per noi saranno di installazioni impegnative che richiederanno un’efficienza estrema per mantenere marginalità accettabili: un lavoro duro, ma non ci spaventa.
Per SKY-NRG non è rilevante chi si aggiudicherà le aste, perché lavoriamo con tutti gli operatori: fondi, utility, soggetti industriali. Il nostro approccio è semplice: “che vinca il migliore”. La nostra indipendenza rispetto all’aggiudicatario ci permette di essere un partner affidabile per chiunque operi nel segmento utility scale.»
Sono previste occasioni di incontro con i clienti nel corso del prossimo anno?
«Sì: nel 2026 parteciperemo a due appuntamenti molto importanti per il nostro settore. Saremo presenti a KEY – The Energy Transition Expo, che si terrà a Rimini dal 4 al 6 marzo 2026, e a Intersolar Europe, in programma a Monaco di Baviera dal 23 al 25 giugno 2026.
In un momento storico in cui i contatti digitali sono sempre più frequenti, crediamo fortemente nel valore delle occasioni di incontro in presenza. Le fiere ci permettono di rafforzare il rapporto con i nostri clienti, di confrontarci con i partner e di incontrare nuovi interlocutori. Sono momenti fondamentali che rispecchiano la nostra cultura aziendale: costruire valore attraverso la qualità del servizio, la competenza tecnica e la relazione umana.»
Dal 2007 SKY‑NRG progetta, realizza e gestisce impianti fotovoltaici chiavi in mano per il settore industriale, commerciale e agricolo. L’azienda si pone come interlocutore unico seguendo tutte le fasi di realizzazione dell’impianto, dal punto di vista tecnologico e della gestione delle pratiche. Per ulteriori informazioni, analisi preliminari e consulenze personalizzate senza impegno è possibile contattare SKY‑NRG tramite e-mail (marketing@sky‑nrg.com) o telefono (+39 0376 944 483), oppure visitare il sito sky-nrg.com.
